La campagna elettorale si sta riscaldando per la rimonta di SB e il leggero cedimento di LB. Gli altri rimangono sostanzialmente stabili anche se sembra esserci un interessante testa a testa fra BG e MM.
Aldilà della discussione dei programmi politici e di facili previsioni ci si limita qui a delineare alcune dinamiche “in atto” non sempre evidenziate che denotano delle divertenti contraddizioni dal pesante impatto economico e non solo.
Ieri la borsa ha perso mediamente più del 4% ed in particolare Mediaset ha perso il 6.27% che con la capitalizzazione attuale fa circa 130 milioni di euro di valore.
Il WSJ ha detto che parte del crollo è dovuto agli annunci di SB.
E’ simpatico osservare, qui di seguito, il grafico di Mediaset cresciuta significativamente con tutto il listino della borsa a seguito della riottenuta credibilità dell’Italia nei mercati internazionali.
Ora molti osservatori dicono che nel caso di vincita di SB sia lo spread ma probabilmente anche la borsa risentirà di tale evento e sconterà un drastico peggioramento del quadro generale. Vero, falso? Chissà.
Un dato certo, comunque, è quello che quando si è “creditori” si apprezzano i comportamenti virtuosi dei propri debitori mentre se ne temono le derive centrifughe ed isolazioniste che spesso sono alla stessa base dell’esistanza degli stessi debiti.
Una uscita dell’euro, un allargamento della spesa publica senza la ricerca del pareggio di bilancio non sono sicuramente elementi di rassicurazione per i creditori internazionali dello stato e delle aziende quotate nella borsa italiana.
Ora la dinamica simpatica, per la quale si è scritto questo articolo, è il conflitto di interessi (non quello noto ) fra acquisizione del consenso e dunque politica della spesa, dei condoni e dei rimborsi e la valorizzazione e tutela delle proprie aziende e ricchezze personali a livello individuale ma anche colletivo (dei proprietari di titoli Mediaset, probabilmente simpatizzanti dell’universo SB e dei titoli mobiliari nazionali).
Tale contrasto si mappa in quello generazionale fra padre e figli (Marina e Piersilvio soprattutto) ed è probabile che la famiglia, se vede il peggio, faccia pressione affinchè il “padre” inizi a fare gli interessi di “casa”.
Interessi di “casa” che per assurdo passano e vengono fatti indirettametne più dalla politica del “rigore” dei suoi alleati (MM, LB) che da lui stesso!
Ecco la contraddizione dalla quale dovrà uscire SB nel breve e medio periodo.
Balotelli è costato 20 milioni per 4 anni, ieri in un sol giorno, considerando una quota di circa il 40% in possesso a SB, la perdita in borsa è costata 52 milioni di euro!
Ora se è vero che molte parabole ascendenti hanno al loro interno, strutturalmente, una fine simile alla loro nascita, repentina, è vero anche che qui si è creato valore e lavoro per migliaia di dipendenti, si ha una famiglia ricca e nutrita e questo ha una sua inerzia, una sua forza indipendentemente dalla logica dell’ascesa.
Voi come la vedete? Che succederà il 25 c.m?