La maggior parte dei media tradizionali hanno dato ampio risalto alla nuova creatura della Apple di Steve Jobs denominata Ipad e probabilmente già aveve visto i video e letto i commenti per lo più entusistici che circolano in rete. Ci riserviamo una valutazione più approfondita una volta “toccato con mano” ma a prima vista ci sorgono vari dubbi. Ci riferiscono che non ci sono porte USB, non c’e’ webcam ne una uscita hdmi (per video ad alta risoluzione); qualcuno dice che è da inquadrare nel settore “e-book reader” tant’è che già c’e’ una lista incredibile di titoli pronti ad essere acquistati online duplicando il successo a suo tempo avuto con i brani musicali ma, ci dicono sempre, lo schermo è retroilluminato e dunque non è “comparabile” con quello migliore e di minor impatto alla vista dei prodotti concorrenti. Se in qualche libreria avete avuto modo di vedere direttamente i lettori di e-book sapete bene che l’impatto visivo è molto ma molto simile a quello della carta stampata e nulla ha a che vedere con quello dei monitor dei laptop. Se il display dell’Ipad non ha questa duplice modalità diventa un “ibrido” a metà strada fra un e-book che stanca la vista ed un pc “chiuso” che non permette all’utente internet una partecipazione attiva e flessibile (vedi assenza di webcam). Nel merito sicuramente l’esigenza di far durare le batterie 10 ore (sperando che sia come detto) ha influenzato l’anima “laptop”. Le dimensioni stesse pongono problemi di fruibilità e di fragilità non scontati: vedasi l’idea design del “roll top laptop” sulla home page di Airin www.airin.it per capire quale sarebbe un vero punto di equilibrio a valore aggiunto per l’utente.
Probabilmente la sapiente ‘attesa creata per il lancio del prodotto unita al prezzo non eccessivamente alto per gli standard Apple potranno indurre un “effetto trascinamento” che tirerà su le vendite e permetterà nuove versioni più “mature” ma analizzando oggettivamente le informazioni che ci pervengono vediamo come punto posivito prevalente le prestazioni e la qualità dell’interazione multi touch. Questa è stata realizzata con un chip apposito (A4) capitalizzando un asset specifico della Apple che è sia produttore hardware sia software (a differenza di Microsoft e Intel o Google e Htc, Motorola). Da troppo tempo sull’altare delle economie di scala, dell’economicità e modularità delle soluzioni abbiamo perso e dimenticato la qualità delle prestazioni dei sistemi e cosi siamo passati dai decimi di secondo delle transazioni CICS IBM di un tempo ai vari secondi e minuti per i tempi di risposta delle interfacce e per l’avvio dei sistemi operativi. In questo l’Apple ha il grosso valore aggiunto di realizzare una SINTESI fra hw e sw mettendo quest’ultimo nella progettazione del primo in specifici chip pensati appositamente per il prodotto per indirizzare e soddisfare le richieste di elaborazione realtime dell’interfaccia multi touch e di basso consumo energetico complessivo. Tale reattività può rendere l’interfaccia molto “sexy” sensibile e iperreattiva al tatto rispetto ai classici touch screen monitor rendendo l’esperienza d’uso unica.